
Quante scelte ci troviamo a fare nella nostra vita e quanto è difficile scegliere! Scegliere significa trovarsi davanti a due beni e preferire il migliore rinunziando all’altro. Ogni scelta comporta una rinuncia. Ogni scelta “costa”. E quanto più sono grandi i beni in questione, tanto più costa. Da una scelta sbagliata può dipendere la felicità o il fallimento di una vita.
Il giovane re Salomone se ne rendeva conto, e quindi chiese a Dio un unico dono: il discernimento nel giudicare, cioè l’intelligenza, la capacità di valutare e di scegliere bene. (1Re 3,5-12).
A questa capacità di scegliere fa riferimento Gesù nelle parabole del tesoro e della perla (M5 13,44-46). Domenica scorsa, con le parabole del lievito e del chicco di senape, ci ha parlato della forza del Regno di Dio e ci ha mostrato che esso vincerà totalmente il mondo. Oggi Gesù pone in risalto il valore del Regno e il suo prezzo, quindi l’importanza della nostra scelta.
Le parabole ci mostrano due modi di incontrare qualcosa di prezioso.
Uno fa una scoperta per caso, inaspettatamente, come un contadino che, lavorando la terra di un altro, si imbatte in un tesoro sepolto. Ogni parabola va letta così: metti che capitasse a te una cosa del genere, cosa faresti? Tutto contento il contadino va a casa, vende tutto ciò che ha e compra quel campo per entrare, così, in possesso del tesoro. Tutto l’insegnamento della parabola è racchiuso in questi due elementi: una gioia indicibile e la conseguente decisione del contadino di disfarsi di tutto (e chissà quante piccole cose care erano comprese tra quel tutto che egli vendette!) per poter acquistare il tesoro. E tu che ascolti dici: Certo! Ha fatto bene! È logico! Anch’io farei la stessa cosa, e di corsa!
Un altro incontra il Regno dopo una lunga ricerca, come un mercante che commerciava in perle di pregio e ne aveva una ricca collezione. Un bel giorno, finalmente, ne scopre una superiore a tutte le altre, di valore inestimabile, di fronte alla quale tutte le altre messe insieme non sono che poveri oggettini volgari. Metti che capitasse a te una cosa del genere, cosa faresti? Il mercante vende tutta la collezione, alla quale era certamente attaccato, e acquista la perla preziosa. E ancora una volta tu che ascolti dici: Certo! Ne valeva la pena: ha fatto un buon affare!
Nelle due parabole troviamo un unico atteggiamento: una grande gioia per la scoperta “preziosa” e l’impossibilità di rimanere inerti, la necessità di scegliere e di dare il tutto per tutto: vendere tutto quel che si ha per acquistare il campo, la perla. La scelta della cosa migliore anche quando esige il sacrificio di tutto il resto.
Ebbene, tu sei quell’uomo che ha trovato il tesoro nel campo; tu sei il mercante che ha trovato la perla! Perché sei qui, ad incontrare Gesù, e il vero tesoro, la vera perla è il Regno di Dio che viene in Gesù.
Anche a noi sarà capitato di assaggiare la gioia della scoperta, la gioia che viene da Cristo: forse inaspettatamente, come il contadino che, per caso, trova il tesoro nel campo; forse al termine di un lungo cammino di ricerca, come il mercante che viaggia e contratta alla ricerca di perle. Comunque ci siamo imbattuti nel Signore e abbiamo assaporato la sua gioia.
Il problema è che la gioia del Regno, superiore ad ogni altra gioia terrena, è una gioia ardua. È preziosa! E le cose preziose costano. È tutto! Per questo ti costa “tutto”! Tutto il resto va sacrificato, come gli averi di quel contadino, come la collezione di perle di quel mercante. Altrimenti si fa la fine del giovane ricco che, non volendo disfarsi dei molti suoi beni per seguire Gesù, se ne andò via triste.
Questo è il motivo per cui, con la gioia del Regno, di solito si arriva alla soglia, ma non si entra. Perché vorremmo che Cristo fosse una delle tante perle. Vogliamo conservare tutte le cose a cui siamo attaccati: i nostri averi, le nostre preferenze, i nostri punti di vista, i nostri progetti, la nostra vita… e poi vorremmo anche la Cristo. Come se fosse un di più, come se fosse la ciliegina sulla torta.
Ma una ciliegina costa pochi centesimi, Cristo è il tesoro, è la perla di valore inestimabile. Costa! C’è un prezzo da pagare. Certo l’affare è vantaggioso. Si guadagna tutto. Ma proprio per questo bisogna vendere tutto: rinunciare a tutto ciò che non è Lui, per vivere di Lui, per avere la sua gioia.